Pepper 3rd Music Fest


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Londra

E’ arrivato il momento di partire…
Fisica a Londra… Tutti spalancano gli occhi appena sentono queste parole…
Spero di riuscire bene in tutto.
Ci vediamo a dicembre, e se tutto va bene, mi troverete più cresciuto!
Un saluto a tutti e in particolar modo al mio vero unico amore.
Ti amo, Annie.
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Libero

Salve a tutti!

E’ da un po’ che ho finito gli esami e sono libero finalmente da ogni legame con la scuola, che mi ha accompagnato e mi ha visto crescere per un bel po’ di tempo. Ma è arrivata l’ora di abbandonarla e guardare avanti. Per ora mi limito a godermi questa libertà. E’ fantastico godersela dopo tanto lavoro (beh, mica tanto xD) e dopo tanta stanchezza, perchè ha un sapore diverso, più piacevole. E la libertà è ancora più goduta se accompagnata dalla felicità e da una estrema voglia di vivere, che si manifesta giorno per giorno, e quotidianamente mi accorgo quanto ogni momento abbia un suo significato e lo carico di importanza.
Queste sono le mie prime vacanze da "maturo", ma anche le mie ultime vacanze spensierate, quindi voglio godermele e penso proprio che lo stia già facendo!

Ieri sera con la classe più qualche consorte (tra le quali la Sign.ra Pepe ^^), abbiamo organizzato una bella grigliata di carne con salsiccie, fettine e bombette (o bombolette? xD) che è uscita molto bene, vista l’esperienza che tenevamo con il barbecue. Grazie a Caly per l’accensione, Leo per aver sempre controllato la carne sul fuoco e la mia Annie per aver maneggiato la carne cruda, infatti, è uscito qualcosa di sublime. Jambe di Vanni e chitarra di Reb hanno animato l’atmosfera, anche se era già bella animata da sè. Per coronare la serata non poteva mancare il tiramisù di Manzù e Reb, che sapeva di tutto tranne di tiramisù (xD), ma era buonissimo. E’ stato una bellissima serata ed è stato bello rivedere i compagni di classe con cui abbiamo passato gli anni più importanti della nostra vita (peccato per Ilaria, Leryu e Dillinò, che ha il cellulare per belvedere xD). Spero proprio che ci riuniamo nuovamente!

Devo dire un’ultima cosa, forse la più sconcertante, ma preparatevi e non rimanete shockati, perchè è vero.
Se prendo più di 95 mi taglio i capelli. Tutti.
Ci vediamo il 12 luglio.
Ciao ciao!

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Commenti sul Pepper 2nd Music Fest

Appena rientrato, scrivo subito questo intervento per mantenere vivo il ricordo del secondo concerto della serie Pepper.
C’è da dire che è stato senza dubbio migliore del primo e la cosa più importante che ho capito è che un maggiore impegno nell’organizzazione pre-concerto non implica necessariamente una buona riuscita di questo. Questa volta, infatti, nell’organizzazione mi sono impegnato molto meno, ma il risultato è stato ottimo, se non migliore rispetto al primo. In certe occasioni bisogna avere la prontezza e la lucidità di risolvere problemi e di organizzarsi al momento, poichè quasi sempre mi è capitato che tentando di programmare tutto, poco e niente va come lo si è programmato, rendendo inutile tutto il lavoro precedente. Bisogna quindi fare forza sui punti principali e tralasciare le cose che poi vanno viste il giorno stesso del concerto.
Rispetto al primo non c’è stato service (ma il mixer per voce, gentilmente concesso da quel gran uomo che è il padre della mia Annie), non ci sono stati effetti con le luci, non c’è stata vendita di vino e birra (dietro il quale c’è bisogno di più organizzazione e non ne avevo il tempo), non c’è stata una degna pulizia del locale (ma è stata sufficiente… il locale pulito non è il locale), non sono state appese locandine (compensata da un’efficiente passa-parola su internet) e ha suonato il gruppo di walter (xD). Tutte cose negative che però non hanno tolto divertimento e partecipazione alla festa, anzi, forse non erano neanche tanto importanti.
Scherzi a parte, tutti i gruppi sono stati  fantastici, compreso il gruppo di walter e c’è stato un grande afflusso di gente. In realtà me ne aspettavo di meno, ma meglio così. E’ stato un peccato per lo pseudo-guasto al mixer, causato da gente che, poichè ubriaca, si diverte a girare disturbando e facendo danno… Gli ultimi due gruppi per colpa loro hanno suonato con un’altra cassa, che ha completamente distrutto la qualità del suono della voce… Riguardo al mixer non s’è rotto nulla, ma era solo una manopola spostata che non faceva funzionare le casse xD.
Dal punto di vista personale, mi sono divertito tantissimo anche se ho bevuto poco (perchè sono stato più impegnato)… Dopo il sound-check estremamente ritardato di ore, finalmente i Contagio hanno iniziato a suonare verso le 9 e mezzo. Il locale, intanto, si riempiva sulle note di "Breakin’ the Law" e i Contagio hanno dato nuovamente la giusta carica alla gente. In seguito gli Overcharge danno prova della loro bravura, anche se da poco hanno cambiato la loro formazione con vanni al basso. Durante l’esibizione degli Overcharge iniziano i problemi: Annie col mal di gola, marika si sente male e scopre addirittura di avere la febbre, gab e mariangela a pochi minuti dall’inizio sono spariti e a me fortunatamente niente… a parte un po’ di fame xD. Per fortuna i problemi si risolvono: Annie cura il suo mal di gola con i potenti metodi di marika, che intanto si riprende con una birra e riusciamo a trovare mariangela e gab (in realtà vengono loro). Tocca a noi! L’ansia rispetto al primo Pepper è molto minore, ma l’esaltazione identica. Iniziamo con l’immancabile "Blues", per poi continuare con la "N° 2", la "Ballata", la cover "What’s Up" dei "4 Non Blondes", "Seventeen" dove riusciamo a improvvisare su una parte che ci era uscita diversa dal solito, la cover "Mad World" di "Gary Jules" con me alla tastiera legata alla quasi ormai odiata "Light My Fire" dei Doors (xD) dove Rael mi ha fatto una sorpresa e ha improvvisato perfettamente alla batteria e per dare la carica finale, la famosissima "Should I Stay or Should I Go" dei Clash. Il dopo-concerto è stato logicamente fantastico, a seguire i gruppi restanti sul divano con Annie (che è stata bravissima anche se non ho capito se poi le è passato il mal di gola o no). Mi dispiace per marika che è dovuta subito tornare a casa per la febbre, poverina, ma che malgrado la sua situazione ha cantato divinamente…  Un complimento va anche agli Omega e i The Spectator dei quali mi è piaciuto molto lo stile.
Bè, anche se potrei dire altro, penso che basti per rendere l’idea di quanto sia stato bello questo concerto… Ringrazio di cuore tutti coloro che sono venuti… Spero di poterne organizzare un’altro al più presto. Buonanotte.

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Pepper 2nd Music Fest!

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Time

Non c’è niente da commentare, ascoltatevi la canzone, che, oltre a essere bella, fa pensare molto:

Ticking away the moments that make up a dull day
You fritter and waste the hours in an off hand way
Kicking around on a piece of ground in your home town
Waiting for someone or something to show you the way

Tired of lying in the sunshine, staying home to watch the rain
You are young and life is long and there is time to kill today
And then one day you find ten years have got behind you
No one told you when to run, you missed the starting gun

And you run and you run to catch up with the sun, but it’s sinking
And racing around to come up behind you again
The sun is the same in the relative way, but you’re older
Shorter of breath and one day closer to death

Every year is getting shorter, never seem to find the time
Plans that either come to naught or half a page of scribbled lines
Hanging on in quiet desperation is the English way
The time is gone, the song is over, thought I’d something more to say

Home, home again
I like to be here when I can
And when I come home cold and tired
Its good to warm my bones beside the fire
Far away across the field
The tolling of the iron bell
Calls the faithful to their knees
To hear the softly spoken magic spells.

(Time – Pink Floyd)

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Il titolo potrebbe essere qualunque…

io, come molti, ho sempre cercato di trovare un principio universale e assoluto sul quale possa basarsi tutto ciò che accade; una legge che possa spiegare perchè una cosa avviene oppure no, perchè si è di un umore o dell’altro o addirittura perchè si è felici oppure tristi.

Tempo fa la fisica mi aiutò molto e mi convinse quasi a pensare che esiste un ente, o meglio un concetto, che "regola" tutto, anche se recentemente sono un po’ scettico della mia stessa tesi e della sua veridicità in tutti i campi, anche e soprattutto in quello umano. L’equilibrio. Tutto sembrava funzionare come se dovesse inevitabilmente equilibrarsi con l’opposto.Nella natura la lotta a trovare l’equilibrio è costante e pensai di applicare questa ipotesi anche all’uomo, per spiegare il perchè di alcuni comportamenti inconsci. Shopenauer e Leopardi dicevano che l’uomo è un pendolo che oscilla tra noia e dolore; mi piace pensare che in realtà è così, ma non la vedo tanto triste, perchè proprio quando l’uomo, dopo essersi fermato, accelera per passare in un altro stato, è proprio quello il momento in cui si sente felice, e non è certo da sottovalutare. E’ come se l’uomo, alla ricerca della felicità, tiri una corda e arrivi ad un certo punto in cui, raggiunta la felicità, abbandoni la corda ed questo inizi ad oscillare passando alla posizione opposta, la tristezza, ma per poi ritornare alla felicità e così via. Un continuo ciclo vitale che è sempre rinnovato e dipende da quanto l’uomo "voglia tirare la corda".E’ certo un rischio poichè la corda si può spezzare, ma solo in questo modo l’uomo "vive", chi non rischia vive una vita piatta, proprio come una corda ferma, e così egli si perde la bellezza di vivere, sia nella felicità che nella tristezza. Penso che il solo fatto di pensare che funzioni così, secondo l’Equlibrio, sia un passo per raggiungere la felicità, o meglio, la tranquillità interiore e godersi veramente la vita così com’è: bella.

Vivere in questo modo sarebbe fantastico, ma anche in un certo senso utopico. Non bisogna certo negare tutto quello che ho detto, perchè falso, ma certo ricordarsene e non prendere niente troppo seriamente. E questa forse è la soluzione migliore.
L’uomo, però, purtroppo, è un essere strano, un misto tra razionalità e istinto, una combinazione difficilmente conciliabile e che secondo me è una delle cause della nostra grande stranezza. Una continua lotta interiore che non trova, nella maggior parte dei casi, un vincitore assoluto. Una vittoria dell’istinto ci renderebbe animali, una della razionalità non umani. L’equilibrio potrebbe regolare anche questa lotta? Qualsiasi sia la risposta, di fronte a questa domanda me ne sorge un’altra: è giusto abbandonarsi all’equilibrio? Ed è il modo più adatto per l’umanità vivere in questo modo? Ed è giusto pensare una cosa in base al bene di tutti o al bene del singolo?

In realtà l’uomo tenta di cercarsi certezze, di trovare punti di appiglio, come sto facendo io in questo momento, ma in realtà non ce ne sono. Che fare? Rinunciare? Abbandonare ogni forma di pensiero per poi arrivare dove? In uno stato di non-sapere che è positivo o negativo? Ogni domanda che si pone allora non trova risposta, nemmeno la più banale. Tutti i principi crollano, tutte le verità, ci si rende conto di essere arrivati ad un momento di antitesi. Ci si chiede se una cosa sia vera o sia falsa, se si sta facendo la cosa giusta o meno e nemmeno l’equilibrio qui potrebbe dare risposta, smentendosi esso stesso come principio universale.
E’ proprio questo dove mi rendo conto di arrivare: più tento di pensare, più in realtà mi rendo conto che l’uomo non può arrivare oltre la soglia dell’umano, se non per sfociare nella follia. Come concludo la riflessione, allora? Non la concludo, non potrei non lasciarla aperta…

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Parto

Parto per Ferrara, ci vediamo domenica 🙂
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Caos

No, non confusione, ma Caos!
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Ho deciso

Ho deciso di iniziare a rendere utile questo blog scrivendo qualcosa…

Proprio poco fa mi trovavo steso a letto dopo aver letto un po’ di Svevo, immerso totalmente nei pensieri. Mi sentivo come in un mare agitato, senza trovare nessun appiglio, ogni pensiero che veniva in mente veniva attentamente analizzato per vedere se fosse vero o falso e tentavo di arrivare a conclusioni alle quali non trovavo e non trovo risposta.
A volte mi capita di stendermi sul letto e pensare, accorgendomi poi di "sprecare" molto tempo così, ma in un certo senso mi diverto a tentare di analizzare la realtà o il mio stesso pensiero, arrivando spesso alla conclusione che è impossibile dare definizioni certe su qualcosa. E’ così perchè una definizione è un tentativo di cristallizzazione di una realtà, ma Pirandello ci insegna che non esiste una realtà immobile, per questo inizio a pensare e mi perdo, trascinato dal flusso dei pensieri.
Non ho mai avuto una buona memoria, quindi ho deciso di lasciare almeno qualcosa di quello che la mia contorta psiche produce in questi momenti, magari per poterla leggere in futuro e riderci sopra. Per chi lo faccio? Beh, più che altro per me stesso… Magari tenendo scritto qualcosa di quello che penso potrebbe tornarmi utile in qualche successiva immersione nello "stream of consciousness" , ma anche perchè ciò che penso, visto da una mente esterna, potrebbe essere contestato e migliorato, o semplicemente avrete una prova in più per prendermi per pazzo!

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